Siamo a cavallo! Passiamo alla FASE 2, uniti… ma in ordine sparso.
Importante uscire dall’incubo, certo. Salvata la pelle (speriamo!), eccoci però di nuovo pronti a consumare, a ritornare alle abitudini di sempre.

Ma non dimentichiamo!
Non dimentichiamo che il grosso rischio che abbiamo vissuto non solo ha portato morte e danni economici ai quali si tenta di provvedere alla meglio. Il fulmine ha colpito vicino. Forse abbiamo amici, parenti, conoscenti che hanno subito e subiscono disagi enormi. Quindi teniamo ben presente che i dati dell’impoverimento sono aumentati a dismisura, raddoppiati. Anche in alcune zone di Genova i Centri di Ascolto Vicariali coordinati dalla Caritas Diocesana registrano il raddoppio di coloro che chiedono un aiuto economico/alimentare.

La situazione del paese è purtroppo condivisa con tutto il mondo. Un mondo in cui sono molte le crisi umanitarie che, pur accresciute dall’emergenza sanitaria, rischiano di passare in secondo (ultimo) piano, ma che avranno conseguenze pesanti globali, per tutti. Qualche numero:

Afghanistan: oltre 19 milioni di persone soffrono fame e malnutrizione e vivono sfollate.

Haiti
: malnutrizione e fame riguardano 4,6 milioni di persone.

Nell’Africa orientale (Kenya, Corno d’Africa, Uganda, Tanzania, Sudan, Sud Sudan, Etiopia, Somalia)  si calcola che siamo oltre 25 milioni le persone travolte da carestia, conflitti, etc.
Nella regione centrale del Sahel, dove regnano insicurezza e mancanza di cibo (Burkina Faso, Niger….), si contano milioni gli sfollati.
Nigeria, Ciad, Camerun: oltre 17  milioni di persone colpite da malnutrizione, insicurezza, conflitti.
Repubblica Democratica del Congo: per conflitti, violenze inter-etniche, epidemia (anche di Colera ed Ebola) ci sono 15,6 milioni di persone che necessitano di aiuti e in particolare di cibo.
In Zimbabwe, Mozambico, Zambia 7 milioni di affamati soffrono per i cambiamenti climatici, i conflitti, le violenze.
In Sudafrica la crisi economica ed alimentare coinvolge 15 milioni di persone.

In Asia la situazione non è migliore: circa un milione di Rohingya è rifugiato in paesi vicini.

Nello Yemen 24 milioni di persone necessitano di assistenza umanitaria e protezione a causa del protrarsi di una guerra che dura da 5 anni.
In Siria si contano 11 milioni di persone in attesa di aiuti umanitari e 5,6 milioni di profughi.

In America Latina sono almeno 140 milioni le persone già in condizioni di estrema povertà ed esposte a peggioramento-

E intanto noi entriamo nella Fase 2.

Tutto normale!

Foto: João Silas – Unsplash