Nei giorni scorsi, presso il Pad. 10 dell’Ospedale Policlinico San Martino, ha riaperto “Il Basilico“, grazie al sostegno della Regione Liguria, alla preziosa collaborazione dello stesso Policlinico, della Coop. Soc. Il Melograno Genova e dei medici dei Volontari per l’Auxilium ODV.
Come è noto, da otto anni il Basilico è il servizio di convalescenza protetta per persone senza dimora che hanno bisogno di un periodo di cura e riposo, servizio fortemente voluto da Auxilium e Caritas Genova.
La “notizia” sta nel fatto che, per la prima volta, questa struttura apre anche nei mesi estivi: fino ad oggi, infatti, il Basilico è stato un servizio invernale, pensato per sottrarre al freddo della strada le persone con difficoltà di salute, curarle, ricostruire intorno a loro un tessuto sociale.
In questi anni, il Basilico si è dimostrato un efficacissimo strumento di intervento sociale e sanitario, in grado di riattivare relazioni, fiducia e percorsi per le persone accolte e di indirizzarle, una volta dimesse, a strutture di accoglienza, evitando così un ritorno in strada, con una media di successo prossima al 100%.
Un risultato positivo sotto il profilo della solidarietà sociale e anche per la spesa della sanità pubblica, perché Il Basilico concorre a ridurre i costi per ricoveri impropri o ripetuti nel breve periodo.
Grazie dunque alla Regione Liguria per aver apprezzato il lavoro svolto e per aver assicurato il sostegno che ci permette di dare maggiore ampiezza temporale a questo servizio, nelle fasi dell’anno più critiche a causa dell’esposizione al caldo o al freddo.
La speranza è che si possano trovare spazi e risorse per rendere Il Basilico un servizio permanente tutto l’anno. Grazie al San Martino per la costante attenzione e la fattiva collaborazione.
Un’ultima annotazione: i locali del Basilico sono stati rimessi a nuovo, in collaborazione con il Policlinico, anche grazie ai nostri volontari e ad alcune persone ospiti dei nostri servizi, attraverso l’erogazione di borse lavoro, nello spirito del progetto “#VoglioOccuparmi”.