Carissime e carissimi tutti
Oggi più che mai ha senso augurarci una Santa Pasqua!

Oggi più che mai dobbiamo aiutarci a considerare quello che conta davvero nel fare gli auguri di Pasqua.

Quello che conta è riflettere sull’origine e sul valore della Pasqua che non è il momento delle uova, dell’agnello e dei pranzi – deriva consumista e priva di motivi – a cui ci siamo abituati e che abbiamo assecondato mettendo ai margini i significati storici, religiosi, culturali. Sopportiamo la banalizzazione della storia e dei valori e ne tocchiamo lo spessore quando ci troviamo impotenti di fronte alle tragiche conseguenze legate alla mortificazione della vita, dei diritti, della giustizia e della pacifica convivenza.

Nella Pasqua si fondono croce e risurrezione che per noi oggi sono fatica e speranze che trovano luce e forza nel servizio. È l’elemento che ci viene riproposto quando consideriamo il gesto della lavanda dei piedi. La Pasqua quindi è la spinta per il continuo “passaggio” dalla fragilità, dal dolore, dalle fatiche, dalle tragedie al servizio dell’altro, di ogni altro, di tutte le relazioni orientate al bene di tutti.

Come esprimeva nei giorno scorsi la prof. Anna Solaro (che guida il laboratorio teatrale a Casa della Giovane), operare per trasformare le fragilità delle persone di cui ci prendiamo cura aiuta a vincere le nostre fragilità, le nostre stanchezze e delusioni.

Prenderci cura degli altri è anche il modo per curarci. Per dare senso alla vita, per passare ad una vita che desideriamo bella per tutti.

Santa Pasqua!!!
Un caro saluto e grazie sempre!

Gigi Borgiani