di Massimiliano Guidotti

Coop. Soc. Il Melograno

Giovedì 19 Aprile 14 ragazzi e ragazze stranieri accolti nel CAS – Centro Accoglienza Straordinaria gestito da Il Melograno – presso le strutture Auxilium – hanno raggiunto un significativo risultato: hanno ricevuto l’attestato di fine corsi, uno di igiene e l’altro di cucina, con una semplice cerimonia di consegna che abbiamo organizzato presso e in collaborazione con l’Istituto Professionale Statale per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera Marco Polo. Per tutti loro si tratta di una tappa del percorso, un modo per iniziare a sentirsi parte di una nuova società, per acquisire più sicurezza, mentre si rafforzano le competenze linguistiche e tecniche, le consapevolezze sui diritti e sui doveri che comporta questa loro nuova dimensione di vita. E’ una esperienza che li ha portati a contatto con enti e persone diverse, dando loro la percezione concreta di una società di aiuta: il progetto infatti è stato promosso da Vides, Auxilium e Il Melograno, con la collaborazione del CIOFS FP – Liguria e Istituto Maria Ausiliatrice, dell’Istituto Alberghiero Marco Polo e di The American Women’s Association. Una virtuosa collaborazione tra associazioni e istituzioni educative. Vi si sono impegnate insieme molte persone, professionisti, giovani, pensionati, che hanno messo a disposizione tempo e capacità: in particolare ricordiamo gli insegnanti dei corsi (infermiere, insegnanti di lingua e di biologia, chef e cuochi), i tutors volontari, che hanno assistito e affiancato gli alunni con una presenza costante e hanno dato tempo per seguirli in extra ore di recupero e potenziamento; le Suore Missionarie Nostra Signora degli Apostoli; gli operatori sociali.

I corsi si sono svolti tra ottobre e aprile, nell’ambito del progetto “Lavoro anch’io” e sono stati avviati grazie al Programma PIER, finanziato da Coca Cola Foundation e promosso da Caritas Austria in collaborazione con Caritas italiana e con la partecipazione di Arsis, associazione greca che si occupa di accoglienza ai migranti. Come si diceva, l’organizzazione delle attività è stata curata dal Vides, una ONG di volontariato internazionale per la promozione socio-culturale di donne, giovani e bambini disagiati, che opera mediante adozioni a distanza, progetti di cooperazione allo sviluppo, progetti di micro-solidarietà e di Servizio Civile. In precedenza, tutti gli studenti, hanno effettuato anche il corso HACCP finanziato, al pari dell’abbigliamento da lavoro, sempre dal Progetto PIER. 

Uno speciale ringraziamento va sicuramente all’, che ha messo a disposizione le cucine, con la presenza di chef professionisti che hanno seguito i ragazzi. “E’ stato per noi un’occasione preziosa per aprire sempre più il nostro istituto e i nostri ragazzi al mondo esterno, alle sue emergenze e ricchezze sociali e vi invito davvero a ritornare da noi per il futuro” ha commentato il dirigente scolastico del Marco Polo, prof. Alessandro Clavarino.

Siamo giunti ormai al terzo anno di realizzazioni di questo tipo di attività ma non finisce qui! È già previsto un corso di informatica per gli uomini e un corso di lingua italiana per le mamme che, come spesso accade in molti paesi, sono esclusi dall’ istruzione e, spesso, anche dall’alfabetizzazione. Infine, sempre grazie ai fondi del progetto PIER, si terrà un corso di formazione per volontari che insegneranno, poi, italiano per stranieri.