Ieri pomeriggio, 10 Novembre, l’Arcivescovo di Genova, S.E. Marco Tasca, ha fatto visita al Monastero dei Santi Giacomo e Filippo. Accompagnato da don Marino Poggi, direttore di Caritas Diocesana, il vescovo Marco è stato accolto da una piccola rappresentanza degli enti della rete Auxilium, direttori, presidenti, responsabili di Area, alcuni componenti del Consiglio di Amministrazione: un gruppo ridotto nel numero e distanziato nello spazio per il rispetto delle norme anti-Covid. Le distanze, tuttavia, non hanno sminuito la semplicità, il calore e la densità dell’incontro: dopo un momento di preghiera in cappella e la visita ai vari piani del Monastero, l’Arcivescovo ha lungamente ascoltato ciò che facciamo, tra risorse e problemi, prendendo numerosi appunti. Un ascolto attento, empatico, desideroso di assorbire quanto più possibile una realtà composita quale la nostra (e sua, come Arcivescovo e come Presidente di Auxilium).

MINISTERO, SOGNO, RELAZIONE, CHIESA
Sono le parole che l’Arcivescovo ci ha consegnato. “Ciò che fate non è semplicemente un servizio. Fare del bene ai più poveri non è un servizio di per sé cristiano, perché molte persone che non sono cristiane fanno del bene agli altri. No, il vostro è un ministero che Dio vi ha affidato, è portare il suo amore. E questo è proprio bello! E’ molto bello che facciamo ciò che Dio ci chiede di fare, non ciò che noi pensiamo sia meglio; è bello che sogniamo ciò che Dio sogna, che ci prendiamo cura del suo sogno! E per fare questo credo che oggi la parola più importante per noi sia ‘relazione’ e mi piace molto che nei racconti che mi avete fatto questa parola sia tornata tante volte. La relazione è ciò che sto raccomandando a tutti, ai sacerdoti e ai laici. Mi chiedo e ci chiediamo insieme: di cosa ha bisogno oggi il popolo di Dio? Qual è il sogno di Dio per noi, a partire dai suoi figli più in difficoltà? Credo che la relazione esprima bene questo sogno di Dio e questo nostro bisogno, donne e uomini di oggi.”

A DON ANTONIO LOVATO LA CURA SPIRITUALE DI AUXILIUM
E’ a questo punto che l’Arcivescovo annuncia un’importante novità per Auxilium: “Proprio ieri il Consiglio Presbiterale ha assunto la decisione di incaricare don Antonio Lovato della cura spirituale di Auxilium. Per due mezze giornate sarà a vostra disposizione, per stare con voi, persone accolte, volontari, operatori.” Una decisione che Auxilium attendeva e che trova in don Antonio una bellissima risposta: da sempre don Antonio vive la condivisione con i più poveri, è storico promotore dei gruppi di strada notturni a favore delle persone senza dimora, è legato a Caritas Diocesana. “Sarà molto importante questa disponibilità di don Antonio – ha commentato il Vescovo Marco – per incoraggiare quella ‘piccola Chiesa’ che già vedo qui al Monastero e che vuole vivere in pienezza il ministero che le è stato affidato”. Una piccola Chiesa al Monastero – e anche un ‘Monastero’ in ogni chiesa e comunità parrocchiale – che era il sogno di don Piero Tubino, ricordato più volte durante l’incontro come profezia e non come semplice memoria: profezia da far vivere, pur nei cambiamenti e dei segni dei tempi.