di Luigi Borgiani, direttore Fondazione Auxilium

Con il suo primo Bilancio Sociale la Fondazione Auxilium intende presentare le attività e gli sviluppi che hanno contraddistinto l’anno 2015.

Fedele alla propria missione che la vede costantemente impegnata a favore delle persone in grave disagio la Fondazione ha trovato, nel corso dell’anno, forti motivazioni per il proprio operato nella enciclica “Laudato si’” di Papa Francesco.

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Occorre sentire nuovamente che abbiamo bisogno gli uni degli altri, che abbiamo una responsabilità verso gli altri e verso il mondo, che vale la pena di essere buoni e onesti. Già troppo a lungo siamo stati nel degrado morale, prendendoci gioco dell’etica, della bontà, della fede, dell’onestà, ed è arrivato il momento di riconoscere che questa allegra superficialità ci è servita a poco. Tale distruzione di ogni fondamento della vita sociale finisce col metterci l’uno contro l’altro per difendere i propri interessi, provoca il sorgere di nuove forme di violenza e crudeltà e impedisce lo sviluppo di una vera cultura della cura dell’ambiente.

L’amore, pieno di piccoli gesti di cura reciproca, è anche civile e politico, e si manifesta in tutte le azioni che cercano di costruire un mondo migliore. L’amore per la società e l’impegno per il bene comune sono una forma eminente di carità, che riguarda non solo le relazioni tra gli individui, ma anche «macro-relazioni, rapporti sociali, economici, politici». In questo quadro, insieme all’importanza dei piccoli gesti quotidiani, l’amore sociale ci spinge a pensare a grandi strategie che arrestino efficacemente il degrado ambientale e incoraggino una cultura della cura che impregni tutta la società.

La triplice relazione che si desume dal testo pontificio, quella con Dio Creatore, con il creato e con l’uomo, orienta verso una integrazione sempre maggiore tra tutti gli aspetti della vita sociale; aspetti che, se da un lato consentono di leggere il mondo con gli occhi del progresso e del benessere, dall’altro si scontrano con il grido dei poveri.

Radicati nella gioia del Vangelo ci prendiamo cura della casa comune e di ogni uomo che la abita. Per questo ci impegniamo a rendere la nostra azione sempre più fedele ad un accompagnamento e ad un inserimento delle persone e non ad un semplice dare qualcosa per sopravvivere. Perseveriamo nell’accoglienza e nel servizio a persone senza dimora, straniere, malate, a famiglie e minori ma dedichiamo attenzione alle misure di contrasto alla povertà, agli interventi di inclusione sociale, alla informazione, sensibilizzazione ed educazione rivolte a persone che hanno dignità e per questo desiderano offrire dignità. Passione, competenza e autentico spirito di servizio sono i termini che caratterizzano il nostro quotidiano impegno che condividiamo con altri Enti, con le Istituzioni, con le persone che con generosità ci sostengono, con i tanti volontari che contribuiscono a rendere i nostri servizi spazi di relazione, di accompagnamento ed inclusione.

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