di Alberto Mortara, curatore del Bilancio

Con questo bilancio sociale la Fondazione Auxilium conferma la propria volontà di affidare la restituzione della propria attività ad uno strumento di sintesi dei dati sociali, portati in affiancamento ai dati economici. Il documento raccoglie la sintesi delle rendicontazioni, realizzate per dare ragione delle nostre attività, e ne descrive l’impatto sociale sui nostri stakeholder e più in generale sulle nostre comunità di riferimento. In questa seconda edizione abbiamo affiancato alla raccolta degli sforzi di tutte le organizzazioni, che con Auxilium collaborano per migliorare la qualità di vita delle tante persone che attraversano i nostri servizi, due approfondimenti dedicati rispettivamente al volontariato e agli strumenti occupazionali. 

La strada percorsa in questo primo anno di lavoro ha confermato la necessità di realizzare uno strumento che non si rivolga solo all’esterno ma anche a chi opera nelle stesse strutture Auxilium. L’attenzione che abbiamo dedicato nel fornire una visione di insieme della nostra realtà sociale darà l’opportunità di allargare l’orizzonte del proprio intervento a chi quotidianamente incontra i volti e le storie che incarnano quei dati. Solo così il bilancio sociale potrà concorrere a quel percorso di giustizia sociale che passa attraverso l’affermazione di verità sui modi con cui viene realizzata l’accoglienza e per dare visibilità agli ultimi. 

Questo documento è stato realizzato seguendo le “Linee Guida per la Redazione del Bilancio Sociale delle Organizzazioni Non Profit dell’Agenzia per le ONLUS” pubblicato nel 2009. Abbiamo fatto questa scelta perché si tratta dello strumento più preciso e rigoroso. Ancora una volta ci siamo trovati di fronte ai limiti delle informazioni a nostra disposizione e questo ci ha portato ad assumere una importante decisione: abbandonare il database utilizzato per la raccolta delle informazioni (il cosiddetto “Mille servizi”) a favore di un analogo database denominato “Ospoweb”. Si tratta di un software realizzato da Caritas Italiana ed utilizzato da buona parte delle Caritas Diocesane e dai loro enti gestori. Questa scelta ha due motivazioni: da una parte approfondire l’analisi dei percorsi di vita di chi percorre un tratto della sua strada con noi; dall’altro collaborare alla stesura dei report che, attraverso l’Osservatorio delle Povertà, le Caritas locali e nazionali realizzano annualmente. Questo secondo bilancio sociale, quindi, è l’ultimo realizzato con Mille Servizi.

 Abbiamo scelto nuovamente di articolare questo bilancio in cinque parti:

– nella prima parte presentiamo le diverse organizzazioni che concorrono al perseguimento della mission di Auxilium. In questa sezione approfondiremo il tema del volontariato la cui gratuità rappresenta un valore prezioso non sempre compreso e valorizzato. Non abbiamo la pretesa di esaurire la descrizione di ogni singola realtà. Sappiamo bene che ognuna di esse è altro e di più di quanto si troverà scritto su queste pagine. Cercheremo comunque di mettere a fuoco lo stretto intreccio tra il ruolo del professionista e quello del volontario che ci sforziamo quotidianamente di alimentare ed accrescere. Diversamente si rischia di cedere a facili abitudini che svalutano il lavoro dell’operatore retribuito e riducono il servizio del volontario a prestazione d’opera a costo zero;

– nella seconda parte vengono descritti gli enti e le istituzioni con cui ci interfacciamo per realizzare le nostre attività ma soprattutto le persone, le donne e gli uomini che quotidianamente vivono le nostre strutture. A loro sono dedicate anche le foto che corredano questa edizione del bilancio e ringraziamo tutti per la preziosa disponibilità;

– nella terza parte presentiamo le opere, ciò che quantitativamente e sostanzialmente si è fatto nei nostri servizi. Certo, l’approccio quantitativo circoscrive ai numeri la descrizione degli interventi ma ne mette in luce quella parte che, al di là delle valutazioni individuali, è la misura concreta e misurabile dell’impatto sociale. Una particolare attenzione verrà posta alla restituzione degli esiti dell’utilizzo degli strumenti occupazionali. Nel 2016 tutte le aree di intervento si sono impegnate nella sperimentazione di questi importanti strumenti di sostegno all’emancipazione di chi vive in condizione di fragilità sociale e non è ancora in condizione di assumere gli impegni connessi ad una attività produttiva;

– nella quarta parte illustreremo la valutazione fatta sugli obiettivi che ci eravamo posti lo scorso anno e che ha portato alla stesura di questo secondo bilancio sociale. Questa analisi ci ha permesso di definire i nuovi obiettivi che verranno enunciati al termine di questa sezione;

– nella quinta ed ultima parte riportiamo i dati economici


ABBIAMO ACCESO PUNTI LUCE. BILANCIO DI MISERICORDIAintroduzione di Gigi Borgiani, direttore Auxilium


 

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