di Luigi Borgiani, direttore
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Finalmente qualcosa si muove sul fronte delle misure di contrasto alla povertà in Italia. Nelle prossime settimane si dovrebbe concludere il percorso di approvazione del Disegno di legge delega in materia di contrasto alla povertà e dovrebbero essere prese dal Governo decisioni in merito al Piano nazionale contro la povertà e agli stanziamenti da rendere disponibili nella nuova Legge di Bilancio. C’erano già stati segnali positivi nel maggio e luglio scorsi quando fu approvato con decreto interministeriale il SIA (Sostegno all’Inclusione Attiva), misura indirizzata alle famiglie in condizioni disagiate con un minore o un figlio disabile o con una donna in gravidanza accertata. Queste famiglie beneficeranno di risorse economiche e reti di sostegno per costruire percorsi di attivazione sociale e lavorativa. La novità è data proprio dal fatto che la misura non prevede solo l’erogazione di un contributo economico ma lega tale erogazione all’adesione ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa o formativa. Questo elemento è per noi molto importante perché in linea con il nostro operato quotidiano. Infatti se è basilare un primo intervento di tipo economico a noi interessa che ogni persona, ogni famiglia possa raggiungere una graduale autonomia, uscendo da percorsi di semplice assistenza. Si sta profilando concretamente la possibilità di un diverso modo di intendere la lotta alla povertà.

Come noto, da alcun anni Caritas Italiana è impegnata ad animare la “Alleanza contro la Povertà“, un cartello che riunisce le maggiori aggregazioni (ecclesiali e non) del nostro Paese e che persegue l’introduzione in Italia di una misura universalistica contro la povertà assoluta. Insieme alla Grecia, infatti, l’Italia è il solo Paese in Europa privo di una tale misura. Siamo quindi di fronte ad un primo passo verso l’entrata in vigore del REI (Reddito di Inclusione), lo strumento studiato e proposto dall’Alleanza che nel tempo dovrebbe riguardare non solo le famiglie ma tutte le persone in condizioni di povertà assoluta. Ci sentiamo quindi impegnati innanzitutto ad informare e coinvolgere le famiglie che hanno i requisiti necessari per accedere al SIA e nel contempo ad assumere l’onere di predisporre i percorsi personalizzati di accompagnamento delle famiglie stesse all’acquisizione di elementi integranti che le abilitino gradualmente ad una vita meno “dipendente” da aiuti esterni. Il nostro coinvolgimento rappresenta una opportunità di ridefinizione delle modalità di intervento sulla povertà a livello locale. L’applicazione del SIA prevede infatti una stretta sinergia da parte dei soggetti territoriali coinvolti (servizi sociali, istituti scolastici, centri per l’impiego, ecc.). In questi giorni si terrà un primo incontro di informazione ai membri del coordinamento dei Centri di Ascolto della nostra diocesi, punti di partenza “obbligati” se si vuole raggiungere le famiglie interessate. Sarà opportuno verificare le modalità con cui i Comuni intendono procedere e le collaborazioni possibili e soprattutto partecipare al processo di costituzione delle équipe multidisciplinari per la definizione dei progetti personalizzati di presa in carico.

Abbiamo una buona opportunità per quanto complessa, che sarà sicuramente segnata da difficoltà e ritardi, ma non possiamo permettere che si proceda solo per misure assistenziali e non si colga l’occasione di perseguire una strada che si propone di sollevare migliaia (in realtà milioni!!!) di persone nella più totale miseria. Riteniamo doveroso il nostro impegno ma è altrettanto doveroso condividere con tutti questa “novità” perché porre attenzione al SIA (conoscerlo e conoscere quello che si sta sviluppando a livello istituzionale) non è solo un impegno di addetti ai lavori, è responsabilità di tutta la comunità cristiana. Una comunità che, in questo Anno della Misericordia, ormai quasi al termine, dovrebbe aver maturato una maggiore sensibilità verso i cittadini più deboli, che non sono gli “assistiti” di questa o quella organizzazione ma persone da accogliere ed accompagnare.