di Luca Feletti

Sono circa le cinque del pomeriggio e si decide di tornare a casa dopo una giornata straordinaria. Cosa ci sarà mai stato di così straordinario? Il fatto che sia stata una giornata di assoluta normalità. Alla fine della giornata – chi più, chi meno – si è tutti molto stanchi ma decisamente soddisfatti e, permettetemi il termine forte, un po’ felici.

Questo l’Evento: Palma e Mandorlo – CasaNostra, come siamo soliti chiamarla ancora noi nostalgici – decide di organizzare una gita a Megli, splendidamente ospitati dai Volontari della parrocchia di N.S. delle Grazie.

L’Evento in realtà è doppio, infatti si decide di fare un’altra cosa straordinaria: invitiamo i nostri vicini di casa! Ohibò, qui accanto vivono delle persone e chissà che non siano persone che valga la pena conoscere.

Undici del mattino, si parte! Una ventina di persone – suddivise fra tre macchine, un pulmino e uno scooter – partono alla volta di Megli. Si fa una piccola (?) sosta a Sori per recuperare trofei, pesto e dolce e finalmente si arriva a destinazione.

Ai piedi della Parrocchia ‘confesso’ a Sergio (signore che necessita di sedia a ruote per i suoi spostamenti) che c’è una scalinata da fare e che non gliel’avevo detto prima per paura che decidesse di non partecipare. Ma Sergio mi sorprende, non batte ciglio e chiede a Gigi l’infermiere di sostenerlo lungo la scalinata che percorre camminando! Mitico!

Gita a Megli 2017

Arriviamo alla parrocchia dove veniamo accolti dai volontari, la cui disponibilità e ospitalità sono meravigliose.

Il gruppetto si sparpaglia per godere dello spettacolo del luogo e della splendida vista. A gruppetti ci si ritrova, si parla, si commenta il panorama e la splendida accoglienza ricevuta.

Si fa quindi ora di pranzo; vengono servite le trofie al pesto e poi la focaccia al formaggio preparata sul posto con forno a legna.

La giornata scorre splendidamente, si mangia, si chiacchiera di ‘cose normali’! Due calci al pallone e ci si gode l’ombra degli ulivi.

Non si è la Palma, non si è La Sosta, non si è Ospiti, Volontari o Operatori. Si è un gruppo di persone che decidono di trascorrere una giornata insieme, in armonia, quasi tessendo una ragnatela di connessioni gli uni con gli altri. Quello che vive qui accanto, non è più “quello che vive qui accanto”; è una persona con un volto e un nome, è una persona normale.

Dovrebbe far riflettere il fatto che una giornata di ordinaria normalità sia per molte, troppe persone, una giornata straordinaria. E quasi mi vien da piangere mentre lo scrivo perché so che non dovrebbe essere così. Non deve essere così.

Purtroppo per molte, troppe persone, la normalità è un traguardo difficile da raggiungere. Una corsa a ostacoli dove gli ostacoli sono troppi e troppo alti ed è per questo che dovremmo, anzi, dobbiamo entrare in corsa anche noi, noi che la normalità abbiamo la fortuna di averla. Correre insieme cercando di togliere o abbassare ostacoli troppo alti.