di Daniele di Pompeo

Tempo di bilanci per La Palma e Il Mandorlo, case alloggio per persone che hanno contratto il virus Hiv. Il 2015 è stato un anno particolarmente intenso e i nostri ospiti hanno potuto sfruttare una serie di attività e corsi, essenziali nella ricerca di opportunità o addirittura di senso, che tanto spazio occupa nelle nostre giornate. Focalizzando l’attenzione su quanto fatto a livello puramente ricreativo e di gruppo, sugli ambiti che ci hanno permesso di animare quella vita in comune che troppo spesso è vista come routine quotidiana, possiamo considerarci abbastanza soddisfatti. L’anno è iniziato con un corso di musicoterapia, che ha mostrato impensate capacità e doti nei ragazzi che l’hanno seguito: del resto, il riscoprire sé stessi, il rinnovare l’immagine che si ha della propria vita, è un risultato enorme del percorso dei nostri ospiti, anche quando inizia solo a intravvedersi, e spesso si intravvede nei percorsi più originali che riusciamo a proporre.

Da questo punto di vista, importante anche la seconda parte del corso di fotografia, gestito dall’operatore della struttura, Michele. È ormai un appuntamento fisso il corso di yoga, tenuto da Francesca, la nostra responsabile. Ma il momento dell’anno più entusiasmante e fuori dagli schemi è stata la vacanza di cinque giorni a Levanto, tenutasi la seconda settimana di settembre. Giornate di mare e relax, una nuova spinta per il tempo degli ospiti e il lavoro dell’équipe. A tutto ciò, si aggiungono le opportunità che ciclicamente ci vengono offerte per dare un’occhiata al mondo fuori dalla struttura, come i biglietti che il Politeama Genovese ci propone per i propri spettacoli, e gli abbonamenti per lo stadio che ogni anno ci forniscono Genoa Sampdoria.