Grazie don Angelo!

Può sembrare troppo confidenziale questo saluto ma viviamo questo passaggio di consegne nella guida pastorale della diocesi come un grande momento di fraternità, di comunione e di condivisione. Momento particolare del cammino del Popolo di Dio che è in Genova. Sono i giorni non tanto dei saluti quanto delle consapevolezze: quelle dell’essere chiesa in cammino. Il Vescovo, qualunque esso sia, è Pastore che conduce il gregge a partire dai capisaldi della fede fino ad arrivare ai territori della testimonianza. In questi anni abbiamo sentito sempre la vicinanza del Pastore. Don Angelo è presidente della Fondazione Auxilium e non ci ha fatto mai mancare affetto, stima, sostegno, incoraggiamento. Lo ringraziamo per tutta l’attenzione che ci ha rivolto per la sua presenza al Monastero, per le sue preoccupazioni in particolare per l’ospitalità delle persone senza dimora o per i migranti. Grazie anche per averci ricordato che le fragilità si affrontano con lo sguardo ampio della fede, della speranza e della carità che parte dal grido dei poveri ma non dimentica che la presenza nel mondo è sempre legata a relazioni profonde che creano unità, dignità, giustizia, responsabilità.

Benvenuto Padre Marco!

Immaginiamo la sorpresa nel sentirti chiamato a guidare la nostra diocesi. Sorpresa anche per noi che sapevamo niente di te. Ancora una volta ci dobbiamo convertire all’azione dello Spirito. Questo tempo di pandemia ci permette di accoglierti nel “silenzio e nella speranza”. Silenzio che aiuta a riflettere sul nostro bisogno del Padre e a sentirci Popolo che unito al Pastore desidera essere segno di speranza per l’umanità segnata dalla sofferenza, dalla paura, dalle incertezze. silenzio che aiuta a fare spazio alla preghiera. Preghiera per Te. Preghiera per una vita di conversione e di fraternità in una città che ha saputo curare ferite profonde ma che ha bisogno di una rinnovata convivialità per armonizzare differenze, per far risaltare competenze, per generare vita buona e nuova, essenziale, attenta alla dignità di tutti. Siamo certi che ci sorprenderai con i doni del tuo ministero tra noi, con noi, per noi, per tutti. Grazie!