Grazie a quella donatrice – anche in questo caso, non vuole apparire – che ha aperto un conto da 1.000 euro presso una farmacia di Genova e poi ci ha chiamati dicendo: “Andate a comprare le medicine che vi servono per le persone che accogliete. Ho lasciato un credito per voi”. Vogliamo definirla la “Farmacia Sospesa“, come quei caffè lasciati in origine nei bar napoletani, a beneficio di chi non può permettersi quel piccolo conforto quotidiano. Qui il conforto è molto più necessario, si parla della salute dei tanti cittadini che non hanno difese se non i servizi a cui possono rivolgersi.
Chi volesse contribuire, e unirsi alla nostra prima donatrice, può disporre una donazione con la dicitura “Farmacia Sospesa” o aprire un conto dove meglio crede, anche piccolo, e rendercelo noto. Grazie.
(Foto: Laurynas Mereckas – Unsplash)