“Il Basilico” è il “Servizio di Convalescenza Protetta” per persone senza dimora, promosso da Fondazione Auxilium e sostenuto dalla Regione Liguria, attivo presso il Padiglione 10 dell’Ospedale Policlinico San Martino. Con i suoi 15 posti, da 9 anni rappresenta un luogo prezioso in cui persone che vivono in strada hanno la possibilità di prendersi cura del proprio stato di salute, ritrovare una relazione d’aiuto e, quasi sempre, raggiungere una nuova sistemazione una volta dimessi, senza tornare sulla strada. Ordinariamente è aperto da Dicembre a Marzo, in coincidenza con il freddo che acuisce le fragilità fisiche. Lo scorso anno, tuttavia, un maggiore sostegno economico della Regione Liguria ha permesso di garantire il servizio anche nel periodo estivo: in tutto, vi hanno trovato accoglienza 54 persone, 30 in inverno e 24 in estate. Vi si sono impegnati 22 “Volontari per l’Auxilium”, di cui 12 medici in pensione, 7 educatori della Cooperativa Sociale “Il Melograno”, le Assistenti Sociali del San Martino e alcuni medici in servizio, che hanno prestato la loro opera gratuitamente.
“Il Basilico rappresenta davvero un servizio innovativo e necessario – commenta Gigi Borgiani, direttore di Auxilium – perché è un efficace presidio socio-sanitario, che porta molti benefici: sul piano sociale, consente di raggiungere persone con situazioni di salute precarie a causa della vita in strada, curarle e, allo stesso tempo, intessere nuove relazioni che le incoraggiano a riprendere in mano il loro percorso di vita; sul piano sanitario, riduce i ricoveri impropri o ripetuti che spesso caratterizzano il rapporto tra ospedale e persone senza dimora; sul piano economico, il costo di un ricovero presso Il Basilico è molto più contenuto rispetto ad un ricovero ospedaliero vero e proprio.”
Tutte le persone sono accompagnate in un percorso di cura, da intendersi sia come riconoscimento delle proprie patologie e impostazione di adeguate terapie, sia come vera e propria cura del sé. “Sono persone che spesso hanno bisogno di recuperare la regolarità dei ritmi quotidiani – spiega Despoina Pavlakou, responsabile del servizio per conto della Coop. Soc. Il Melograno – e per alcuni Il Basilico è la prima occasione in cui sperimentare la sensazione che qualcuno si prenda cura di loro ed in cui si vivono relazioni ‘familiari’. Le relazioni e la presa in carico sono l’unica alternativa per supportare persone con un così alto disagio affettivo, relazionale, di salute fisica e psichica. Il Basilico, con un approccio lento e progressivo, fatto di ascolto attento per entrare in empatia, consente alla persona accolta di instaurare una relazione di fiducia per essere accompagnata verso un processo di cambiamento e una situazione di maggiore benessere. La condizione di precarietà compromette o distorce la percezione del proprio stato di salute, mettendolo in secondo piano rispetto a bisogni più urgenti come mangiare o dormire, almeno fino a quando esso non si ripercuota sulle azioni quotidiane o superi la soglia di sopportabilità del dolore. Le persone senza dimora si accostano ai servizi sanitari spesso in maniera discontinua, così come è discontinua l’aderenza alle prescrizioni terapeutiche. Per chi vive in strada è difficile se non impossibile assumere terapie, rispettare regimi alimentari o periodi di convalescenza, prendere appuntamenti medici e sottoporsi a liste di attesa. Presso Il Basilico, gli ospiti possono usufruire di un periodo di riposo, seguire una dieta sana, assumere la terapia in modo regolare e non esporsi a condizioni che potrebbero portare al riacutizzarsi della patologia. Possono sottoporsi a ulteriori visite specialistiche o esami quando il medico lo ritiene necessario. Al termine della convalescenza, predisponiamo le condizioni perché la persona possa usufruire di un accompagnamento sociale e di una collocazione sul territorio. Si lavora per reperire una collocazione alloggiativa adeguata alle esigenze e alle condizioni di ciascuno.”
“Considerando i suoi molteplici effetti positivi – conclude Borgiani – vorremmo riuscire a fare sì che Il Basilico resti aperto tutto l’anno e non sia limitato ad alcuni mesi: infatti, mentre la condizione delle persone senza dimora e i contatti con i servizi ospedalieri sono riscontrabili tutto l’anno, la risposta a determinati bisogni, alla chiusura de Il Basilico, è discontinua e non permette di rispondere nella maniera più adeguata a situazioni estremamente precarie. Siamo davvero grati alla Regione Liguria che, con il suo sostegno economico, ci consente di fare già tanto ma lavoriamo perché si riesca a reperire ulteriori risorse per garantire sempre questo servizio ai cittadini meno tutelati. Il Basilico è un ‘sintomo di buona salute’ per la società tutta e una segno concreto di fraternità: per tanti nostri fratelli e sorelle in difficoltà, ‘profuma di casa’ proprio come la nostra pianta aromatica più famosa.”
(Articolo pubblicato da Il Cittadino – 2 febbraio 2020)