Ha mosso i primi passi il progetto “Ecologia del quotidiano” (da una definizione della Laudato si’) che vuole offrire il proprio contributo al benessere sociale in Centro Storico. “Con questa iniziativa vorremmo portare beneficio alle persone che vivono nel territorio compreso tra l’ex Ghetto e il comprensorio di Via Prè – spiega Alberto Mortara, coordinatore del progetto – attraverso la valorizzazione dei luoghi e lo stimolo delle relazioni sociali. Vorremmo agire attraverso i nostri servizi che hanno sede nella zona e attraverso l’impegno delle persone in essi attive. Per farlo non vogliamo muoverci in autonomia ma stiamo promuovendo un lavoro di rete con chi condivide l’amore per questa parte della nostra città e vorrà percorrere con noi questo pezzo di strada.” Tra i proponenti del progetto infatti figurano anche Acisjf – Protezione della Giovane, attiva a Casa della Giovane (Piazza S. Sabina) e il Centro di Aggregazione La Staffetta di Via Pré e Vico delle Marinelle, ma il gruppo di pilotaggio del progetto conta la presenza di ben 21 soggetti tra cui i 4 parroci del territorio su cui insistono le attività. Sei le “azioni di cura” previste del progetto: infanzia e genitorialità; relazioni e integrazione; luoghi; servizio; azione pastorale; cibo. Le attività allo studio hanno un comune denominatore: suscitare cittadini promotori di miglioramento, restituire loro la possibilità di un coinvolgimento. Il ventaglio delle proposte allo studio è davvero ampio ed abbraccia il piano sociale e quello spirituale: si va dalle attivazioni sociali con cui contribuire al decoro dei vicoli alle proposte di impegno a favore delle persone più povere, dal cineforum agli incontri di educazione alla carità, dalle preghiere interreligiose alle cene a tema ai corsi di lingua e cultura locale affidati alle persone rifugiate.
Una delle prime iniziative a partire sarà un ciclo di 4 incontri a Casa della Giovane per conoscere più da vicino i paesi di provenienza delle persone rifugiate e richiedenti asilo accolte a Genova, capirne le problematiche che hanno spinto tanta gente a migrare. Il primo appuntamento del ciclo, che si avvale della consulenza scientifica del “Centro Studi Medì – Migrazioni nel Mediterraneo”, è fissato per Venerdì 15 Aprile, con una panoramica sulla situazione del Mar Mediterraneo, tomba di migliaia di migranti e scacchiere su cui si sommano gravi crisi internazionali. Alla fine dell’incontro, preghiera comune tra cristiani e musulmani e cena insieme. Gli altri incontri affronteranno più da vicino la situazione del Mali, della Nigeria e del Bangladesh.