Il 29 Agosto scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il REI – Reddito d’Inclusione, la prima misura a carattere nazionale e – in prospettiva – universale contro la povertà nel nostro paese. L’Italia era l’ultimo paese europeo ad esserne sprovvisto. Un contributo fattivo alla definizione di questa misura è stato offerto dall’Alleanza contro la povertà in Italia, una rete di 35 realtà nazionali, tra cui anche Caritas Italiana. Lo stesso provvedimento stanzia 20 milioni di euro annui per la povertà estrema (persone senza dimora). Ecco un quadro generale delle novità introdotte.
Le risorse
– 1 miliardo e 845 milioni di euro (nel 2018);
– oltre 2 miliardi di euro annui dal 2019 (per l’aggiunta delle risorse PON Inclusione fino al 2022, destinate al potenziamento dei servizi sul territorio, pari a 262 milioni di euro per il 2018 e 277 milioni dal 2019);
– nell’ambito del Fondo contro la Povertà, che finanzia il Rei, vengono stanziati dal 2018 anche 20 milioni di euro annui per la povertà estrema (su questo punto leggi l’approfondimento di fio.PSD).
I beneficiari
660 mila famiglie, di cui 560 mila con figli minori
La misura
– Sarà attiva dal 1° gennaio 2018 e si può già richiedere dal 1° dicembre 2017;
– poggia su due strumenti collegati:
– – assegno mensile di importo variabile dai 190 fino ai 485 euro in caso di famiglie con 5 componenti e più;
– – misure di accompagnamento e di reinserimento che coinvolgono i servizi territoriali;
– dà priorità ai nuclei con almeno un figlio minorenne o con disabilità anche se maggiorenne, e a quelli con una donna in stato di gravidanza o un over55 in disoccupazione;
– è concessa per un periodo continuativo non superiore a 18 mesi e sarà necessario che trascorrano almeno 6 mesi dall’ultima erogazione prima di poterlo richiedere nuovamente. In caso di rinnovo, la durata è fissata in un periodo non superiore a 12 mesi;
– il nucleo familiare del richiedente deve avere un valore dell’ISEE, in corso di validità, non superiore a 6.000 euro e un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20.000 euro.
Altre misure contestuali
– Dal 1° settembre 2018 viene introdotta la Dichiarazione ISEE precompilata;
– vengono istituiti
– – la Rete nazionale per l’inclusione e la protezione sociale
– – il Sistema Informativo Unitario dei Servizi Sociali
(e specificamente sul REI)
– – il Comitato per la lotta alla povertà
– – l’Osservatorio sulle povertà
Altri stanziamenti
– Il Fondo Nazionale Politiche Sociali viene incrementato di 212 milioni di euro che vanno a ripristinare la quota precedente l’intesa Stato Regioni dello scorso 23 febbraio.
Sul REI siamo più volte intervenuti su questo sito e con azioni di sensibilizzazione sul territorio. Segnaliamo alla lettura:
12/06/2017 – Affrettare i piccoli passi per contrastare la povertà di Gigi Borgiani
01/05/2017 – Rei e Bes. Ora traduciamo queste sigle in fatti concreti di Gigi Borgiani