Sono lieto di presentare il Bilancio Sociale 2022 della Fondazione Auxilium. Come sempre, è il frutto di un lavoro ampio, corale e capillare per restituirvi un quadro di ciò che facciamo, delle sue motivazioni e dei suoi orizzonti.

Nel nostro caso – e così per quanto riguarda tanti enti e gruppi in frontiera a disposizione delle persone e delle realtà più fragili – lo sguardo non è rivolto solo all’aiuto, all’assistenza, all’emergenza, ai bisogni ma alla complessità delle sfide culturali (e quindi comportamentali) del nostro tempo.

Significativamente questo Bilancio sociale esce a 10 anni dalla pubblicazione dell’esortazione di Papa Francesco Evangelii Gaudium che, insieme alle encicliche Laudato Si’ e Fratelli Tutti, ha spinto Auxilium in questo decennio a farsi espressione di una Chiesa in uscita, missionaria, capace di andare oltre i confini del “si è sempre fatto così”, verso quel “tutto in relazione” che il papa ha indicato come un imperativo determinante, una “novità” di spirito che può e deve caratterizzare il nostro essere con e per gli altri. Tutti!

Per questo nostro movimento in uscita, abbiamo intitolato il Bilancio Sociale 2022 “Non siamo stati immobili” ovvero siamo sempre attivi perché nei nostri immobili si manifesti quella creatività positiva di cui ha bisogno anche la nostra città.

Questa è l’anima di Auxilium oggi e la prima chiave di lettura del suo Bilancio Sociale 2022. 

Se parlassimo solamente di “bilancio” ne emergerebbe un dato economico “passivo”: si è ricavato meno e si è speso di più. Abbiamo patito la diminuzione del contributo dell’8×1000 della Chiesa cattolica e soprattutto hanno pesato gli oneri per il completamento degli interventi di manutenzione straordinaria per il rifacimento (urgente e doveroso) del tetto del Monastero.  Inoltre non abbiamo potuto contabilizzare nei ricavi quanto incamerato per la vendita dell’immobile di Casa Boetto, cosa che avverrà solo a seguito dell’atto notarile che trasferirà il diritto reale sul bene.

Ma in risposta alle caratteristiche del nostro essere, della nostra missione – che è e resta quella della promozione della persona nella ispirazione del Vangelo della Carità – da un lato abbiamo mantenuto tutti i servizi offerti alle persone accolte; dall’altro, insieme alla Rete Auxilium, abbiamo maturato nuovi stimoli, nuove idee, nuove relazioni a partire dai territori in cui siamo presenti con le nostre strutture e con quegli enti con i quali riteniamo sia possibile costruire insieme un modello di città sempre più a misura di persona.

Tra le prime questioni che tali relazioni ci confermano come brucianti figurano sempre più la povertà educativa e culturale, che sono vie per il perpetuarsi della povertà tra generazioni. Dedicarci a queste povertà significa garantire uno sviluppo integrale che abbia a cuore la cura della casa comune e uno sviluppo che non escluda. 

Dunque, il bilancio non è solo questione di numeri e di rendicontazioni ma opportunità di creare un “nuovo” necessario. Una opportunità per cambiare visione, insieme!

Grazie per la vostra lettura e la vostra condivisione. 

Gigi Borgiani, direttore